giovedì 24 giugno 2010

Tutto quello che vi ho illustrato e segnalato fin'ora è per farvi capire che i bambini soldato sono bambini senza ricordi, con gli sguardi vuoti, o allucinati dalle droghe.
E questo è un fenomeno da anni in espansione. Sono trecentomila impegnati in infinite guerre etniche, religiose, regionali. Sono costretti spesso con la forza, talvolta con false promesse, a lasciare la vita normale per cominciare ad adoperare un fucile mitragliatore.
Tutti questi bambini il più delle volte vengono utilizzati come carne da macello, in quanto vengono mandati avanti sui campi minati, per aprire la strada all'esercito.
Dei bambini soldato si conoscono sopratutto i casi riguardanti i paesi africani, per il riesplodere costante dei conflitti. Ma la piaga colpisce anche gli altri continenti, dove la povertà endemica, è il principale veicolo alla guerra.
Cosa molto importante che pochi sanno è che l'uso dei bambini nei conflitti non è un fenomeno di questo secolo, e non riguarda solo i paesi meno sviluppati, le società tribali o i popoli primitivi.

venerdì 18 giugno 2010





Per questa volta non vi dò nè dati nè informazioni, ma metto solo due foto che rappresenatano tutto quello che vi ho detto fino ad ora.
Sono, per me, due immagini molto significative, come del resto tutte le altre che ho inserito.
Faccio questo perchè così voi, al posto di leggere dati e informazioni, potete riflettere personalmente sulla relatà che volevo presentarvi. Anche perchè a volte un immagine può racchiude più iformazioni di quelle che vi ho dato.

giovedì 10 giugno 2010

Africa e dintorni


ritornando a un pò di informazioni....


I bambini soldato anno l'età in cui i bambini occidentali abbandonano i cartoni animati per passare ai videogiochi. Vale a dire che ogni giorno a questi bambini (asiatici, africani, latinoamericani) l’infanzia viene rubata, poiché all’età di sette o dieci anni la loro guerra non è il videogioco di guerre stellari ma è quella reale terribile, ricoperta di odio, morte, sangue, atrocità.
Prima dell'azione militare, li eccitano riempiendoli di droga. Cocaina, anfetamine o polvere da sparo bruciata e mischiata col riso, succo di canna da zucchero o hashish. I loro addestramenti sono crudeli, perché crudeli devono essere le loro missioni.
A Graca Machel si deve la descrizione in modo organico della drammatica situazione dei bambini-soldato nel mondo. La Machel era stata designata come esperta dalle Nazioni Unite nel 1994, e due anni dopo, nel 1996, presentò un rapporto sull'impatto della guerra sui bambini utilizzati nei conflitti armati. Un lavoro culminato con l'approvazione di una risoluzione dell'Onu che considera, a partire dal 1998, l'uso di bambini-soldato sotto i 15 anni un crimine di guerra.
Per molti paesi è solo carta straccia, e non solo per quelli del Terzo mondo, che l'hanno addirittura sottoscritta.
La regolamentazione internazionale dell'uso dei bambini in guerra ha sempre trovato uno strano ostacolo all'interno del fronte dei paesi più sviluppati. Anche l’Occidente arma i minorenni: Canada, Stati Uniti, Australia, Olanda e Gran Bretagna ammettono nei propri ranghi militari ragazzi non ancora diciottenni. Il record negativo è della Marina di Sua Maestà Britannica con il limite di arruolamento a soli 16 anni. L'esercito inglese nella guerra del Kosovo ha fatto combattere 17 ragazzi. Ne inviò ben 381 nella Guerra del Golfo del 1991 e uno rimase ucciso. Oggi la Gran Bretagna può contare su 4.991 soldati non ancora maggiorenni.
Un po' meglio stanno le cose negli Stati Uniti. Cioè il reclutamento è a 17 anni, ed è comunque necessario il consenso dei genitori. Successivamente a denunce, campagne da parte delle associazioni per la difesa dei diritti umani, gli Stati Uniti hanno deciso di aderire alla Convenzione internazionale sui diritti del bambino, che proibisce l'uso di ragazzi-soldato al di sotto dei 18 anni. La Gran Bretagna invece non l'ha sottoscritto.
In Asia i bambini soldati sono usati regolarmente in Afghanistan. E ne arrivano anche dal Pakistan, dove sono reclutati attraverso alcune scuole religiose.
Bambini soldati anche nello Sri Lanka, rapiti e addestrati dalle tigri tamil che combattono il governo centrale di Colombo. Bambini spediti come pacchi bomba a immolarsi tra i mercati pieni di gente nelle città dell'isola. Anche la Cambogia non faceva eccezione.
In Birmania, l'incubo non è finito. Infatti, l'arruolamento forzato di bambini e ragazzi è fatto dal Tatmadaw, l'esercito di Rangoon, che la dittatura militare al potere ha deciso di ampliare a dismisura. Dei bambini soldato fanno ampio uso anche i guerriglieri separatisti dell'etnia Karen, che combattono contro il governo centrale di Rangoon.
Non erano molto più grandi i dodicenni tedeschi delle Hitlerjugend, chiamati da Adolf Hitler nel 1945 a difendere Berlino. Saltavano sui carri armati del nemico cercando di infilarci le bombe a mano nelle feritoie.
Anche l'Armata rossa di Giuseppe Stalin era piena di "figli del reggimento", bambini orfani, adottati dai soldati e spesso usati in missioni suicide.
Ma dopo la seconda guerra mondiale, si auspicava, con la nascita dell'Onu, che fosse messo fine a questi orrori, però non è stato così.

(fonte Dina Nascetti-L'Espresso 15 giugno 2000)

lunedì 7 giugno 2010

La ballata del piccolo soldato



“La ballata del piccolo soldato” è un documentario realizzato nel 1984 da Werner Herzog e Denis Reichle per l'emittente televisiva tedesca SDR.
Il documentario è stato girato in Nicaragua durante la guerra civile ed è incentrato sui gruppi militari detti Contras, che fronteggiano il FSLN, responsabile di barbarie contro la popolazione. Di conseguenza il film si concentra soprattutto sulla realtà dei bambini soldato.
Il film si apre con un bambino soldato che, imbracciando il proprio fucile, canta una malinconica canzone d'amore. In seguito viene mostrata un'azione militare che finisce in un nulla di fatto, e viene poi dato spazio ai racconti della popolazione riguardo le barbarie subite, le uccisioni dei propri figli, le razzie nei villaggi, ecc...
La seconda parte del film si concentra sui bambini soldato, nella quale viene illustrato il loro addestramento e vengono rivolte domande a loro stessi e all'addestratore. Quest'ultimo afferma che i bambini della loro età, cioè di 12-13 anni circa, sono i migliori da addestrare perché la loro mente può essere facilmente manipolata. Quando viene chiesto ai bambini perché combattono essi rispondono che lo fanno per vendicare i fratelli o i genitori uccisi dai sandinsti, e di essersi arruolati di propria volontà. Inoltre, affermano di non aver paura di morire e di aver voglia di combattere.

Questo video è la scena iniziale del film (il link è: http://www.youtube.com/watch?v=jJtom0nQUuQ)

venerdì 4 giugno 2010

Ciao a tutti!!!
Scusate per il mio periodo di assenza, ma avendo internet fuori uso ne ho approfittato per prendermi un piccola vacanza in modo da caricarmi per gli esami =)


tornando a noi....


Tutto quello di cui fin'ora ho parlato ed esposto lo potete ritrovare nelle testimonianze raccolte dall'UNICIF al sito: http://www.unicef.it/doc/229/bambini-soldato-testimonianze.htm

Queste testimonianze, oltre ad essere molto toccanti, danno un senso a tutte le informazioni e i dati che vi ho dato. Inoltre danno un senso di realtà a quello che si legge nei libri.

martedì 18 maggio 2010


Per l'UNICEF, la protezione dei bambini vittime di violenza, sfruttamento e abusi è parte integrante della difesa del diritto di ogni bambino alla sopravvivenza, alla vita e allo sviluppo.
Gli scopi dell'azione dell'UNICEF sono:
- allontanare dei bambini dai gruppi armati o dagli eserciti
- assicurare loro l'accesso ai servizi sanitari e sociali di base
- consentire il reinserimento familiare e sociale degli ex bambini soldato
- offrire loro alternative concrete attraverso percorsi di scolarizzazione, formazione psico-attitudinale, supporto psicologico, mediazione familiare e supporto alle comunità di provenienza
- proporre progetti specifici rivolti alle bambine e ragazze vittime di violenza sessuale e alle giovani madri.

Per saperne di più il link è: http://www.unicef.it/doc/224/bambini-soldato.htm

sabato 8 maggio 2010

Blood Diamond



Blood Diamond - Diamanti di sangue“Blood Diamond - Diamanti di sangue” è un film del 2006 diretto da Edward Zwick.
Danny Archer è un ex mercenario della Rhodesia che contrabbanda diamanti durante la guerra civile, scoppiata in Sierra Leone sul finire degli anni Novanta. Arrestato sul confine con la Liberia, finisce in carcere dove incontra Solomon Vandy, un pescatore separato dalla sua famiglia dopo la feroce irruzione dei ribelli del Fronte rivoluzionario nel suo villaggio. Indicato pubblicamente per avere nascosto un diamante di grande caratura, Solomon accende l’interesse di Archer. In cambio della libertà e della promessa di ritrovare la sua famiglia, finita in un campo profughi dove si sono raccolte oltre un milione di persone, Solomon decide di condurre Archer al diamante. Con l’aiuto di Maddy Bowen, una giornalista idealista e appassionata, i due uomini intraprendono un viaggio alla ricerca di un bene più prezioso.
“Blood Diamond” punta il dito contro l’industria dei diamanti e i commerci illegali che finanziano guerre civili in cui vengono impiegati bambini soldati e violati i diritti umani.

EL NIÑO SOLDADO CANÇION SKA-P



Il link del video è: http://www.youtube.com/watch?v=HaGyZdACMF8

“El nino soldado" Ska-p
Traduzione testo: "Il bambino soldato"

Sono nato dove non c'era niente
in quella linea che separa il bene dal male
La mia terra si chiama miseria
non conosco la parola libertà
Sono stato rapito in una guerra,
torturato e preparato per uccidere
mi hanno trasformato in una bestia
sono solo un bambino che non ha identità

Mi hanno obbligato a sparare
Mi hanno insegnato come assassinare
Mi hanno obbligato a mutilare
in un inferno terrestre

Eh no, la tua indifferenza non può essere perdonata
Chi ti ha rubato il cuore?
No, non alzarti dalla tua poltrona
Eh no, la tua indifferenza non può essere perdonata
Chi ti ha rubato il cuore?
Spegni la televisione

Una pistola alla testa
mi sta obbligando a uccidere mio padre
Sono una macchina da guerra
Il mio dito spara senza guardare

Mi hanno obbligato a sparare
Mi hanno insegnato come assassinare
Mi hanno obbligato a mutilare
in un inferno terrestre

Eh no, la tua indifferenza non può essere perdonata
Chi ti ha rubato il cuore?
No, non alzarti dalla tua poltrona
Eh no, la tua indifferenza non può essere perdonata
Chi ti ha rubato il cuore?
Spegni la televisione (x2)

Gli Ska-P sono un gruppo musicale ska-punk spagnolo formatosi nel 1994 a Madrid. È una delle più conosciute ed importanti ska-band in Europa e nel mondo, soprattutto in America Latina.
Il nome del gruppo deriva dal loro genere musicale, ska e punk,ma anche da un gioco di parole: in spagnolo "Ska-P" è pronunciato escape, che significa "fuga". La mascotte del gruppo è il gatto Lopez, un gatto randagio che la band ha preso con sé.
Gli Ska-P sono figli della classe operaia e da quest'ultima hanno ricevuto gli ideali che vengono sostenuti con forza nella maggior parte delle loro canzoni, nelle quali sono temi comuni i diritti umani, l'abolizione della pena di morte, l'antifascismo, la denuncia della corruzione della classe politica, la legalizzazione della marijuana, l'anticlericalismo, l'abolizione della corrida, la critica alla vivisezione, all'imperialismo economico e militare degli Stati Uniti, l'anarchismo, l'anticapitalismo, i movimenti sociali di sinistra e anti-globalizzazione, l'antisionismo e la causa del popolo palestinese. Gli Ska-P si oppongono alla maggior parte delle visioni tradizionali e conformiste della loro società, e lo fanno tramite un attacco diretto al potere che passa per la graffiante ironia dei testi e la vivace musica ska.

lunedì 26 aprile 2010

Una forma di sfruttamento


Per i ragazzi che sopravvivono alla guerra e non hanno riportato ferite o mutilazioni, le conseguenze sul piano fisico sono comunque gravi: stati di denutrizione, malattie della pelle, patologie respiratorie e dell'apparato sessuale, e l'AIDS.
Inoltre ci sono le ripercussioni psicologiche dovute al fatto di essere stati testimoni o aver commesso atrocità. Si aggiungono anche le conseguenze di carattere sociale, cioè la difficoltà dell'inserirsi nuovamente in famiglia e del riprendere gli studi. Le ragazze poi, soprattutto in alcuni ambienti, dopo essere state nell'esercito, non riescono a sposarsi e finiscono col diventare prostitute.
L'uso dei bambini soldato a volte può rappresentare un rischio per la popolazione civile, in quanto in situazioni di tensione sono meno capaci di autocontrollo degli adulti e quindi sono "dal grilletto facile".
L’utilizzo di questi bambini può essere considerato come una forma di lavoro illegittimo. L'ILO riconosce che: "il concetto di età minima per l'ammissione all'impiego o lavoro che per sua natura o per le circostanze in cui si svolge porti un rischio per la salute, la sicurezza fisica o morale dei giovani, può essere applicata anche al coinvolgimento nei conflitti armati". L'età minima, secondo la Convenzione n°138, corrisponde ai 18 anni.
Ma come avete potuto notare da tutti i post pubblicati questa convenzione non viene per niente presa in considerazione.
Ricerche ONU hanno mostrato come la maggior parte dei bambini che diventa soldato in tempo di guerra, sia soggetta allo sfruttamento lavorativo in tempo di pace.
La maggioranza dei bambini soldato appartiene a queste categorie:
• ragazzi separati dalle loro famiglie;
• provenienti da situazioni economiche o sociali svantaggiate;
• ragazzi che vivono nelle zone calde del conflitto;
• ragazzi che vivono nei campi profughi.
(fonte: http://www.volint.it/scuolevis/commercio%20armi/bambini.htm)

sabato 24 aprile 2010

Situazione e cause


Sono più di 300.000 i minori di 18 anni attualmente impegnati in conflitti nel mondo. La maggioranza di questi hanno da 15 a 18 anni ma ci sono reclute anche di 10 anni e la tendenza che si nota è verso un abbassamento dell'età.
Il problema è più grave in Africa e in Asia ma anche in America e Europa parecchi stati reclutano minori nelle loro forze armate.
Alcuni sono soldati a tutti gli effetti, altri sono usati come portatori di munizioni, rifornimenti etc…, e la loro vita non è meno dura e a rischio dei primi.
Alcuni sono regolarmente reclutati nelle forze armate del loro stato, altri fanno parte di armate di opposizione ai governi, ma in entrambi i casi sono esposti ai pericoli della guerra, trattati brutalmente e puniti severamente per gli errori.
Una tentata diserzione può portare agli arresti e, in qualche caso, ad una esecuzione sommaria.
Anche le ragazze vengono reclutate. Per esempio in Etiopia si stima che esse formino fra il 25% e il 30% delle forze di opposizione armata.
Anche un tempo i bambini venivano usati come soldati, ma oggi il fenomeno è in aumento, poiché è cambiata la natura della guerra. Vale a dire che oggi giorno si parla soprattutto di una guerra etnica, religiosa e nazionalistica.
Secondo uno studio UNICEF, i civili rappresentavano all'inizio del secolo il 5% delle vittime di guerra, mentre oggi sono il 90%.
Tutto questo è avvenuto anche grazie alle nuove tecnologie belliche. Infatti l’uso di armi automatiche e leggere ha reso più facile l'arruolamento dei minori, tanto che oggi un bambino di 10 anni può usare un AK-47, cioè fucile automatico Kalašnikov modello del 1947, come un adulto.
Altra causa è l’incoscienza dei bambini. Infatti, loro non chiedono paghe, si fanno indottrinare e controllare più facilmente di un adulto, affrontano il pericolo con maggior inconsapevolezza. Ed è proprio per questo che attraversano campi minati o si intrufolano come spie nei territori nemici come.
Un’altra causa è la lunghezza dei conflitti, la quale rende sempre più immediata la sostituzione delle perdite con nuove reclute. Quando ciò non è possibile si ricorre a bambini con età inferiore rispetto a quella stabilita dalla legge, oppure non vengono rispettate le procedure normali, poiché i bambini reclutati non hanno documenti che dimostrino la loro vera età.
Un altro motivo può essere dato dal fatto che alcuni di questi bambini appartengono ad una cultura della violenza o dal desiderio di vendicare atrocità commesse contro i loro parenti o la loro comunità.
Oltre a tutte queste cause ci sono anche dei ragazzi che aderiscono volontariamente e questo avviene per svariati motivi come la sopravvivenza, la fame, il bisogno di protezione, etc…
Per esempio nella Repubblica Democratica del Congo, nel '97 4.000-5.000 adolescenti hanno aderito all'invito di arruolarsi, fatto attraverso la radio. Questi erano per lo più ragazzi della strada.
Una ricerca condotta dall'ufficio dei Quaccheri di Ginevra mostra come la maggioranza dei ragazzi che aderisce volontariamente al reclutamento lo fa come risultato di una esperienza di violenze subite personalmente o viste infliggere ai propri familiari da parte delle truppe governative.
(fonte: http://www.volint.it/scuolevis/commercio%20armi/bambini.htm)

giovedì 22 aprile 2010

Uccidi o muori


C'è un'Africa senza safari né turisti, senza foto ricordo e souvenir, che resta nascosta ai nostri occhi perché non fa comodo a nessuno raccontarla. È fatta di paure, di violenze, di vendette e di stupri. E quasi sempre ha come protagonisti e vittime i bambini, i quali rappresentano il 50% della popolazione africana.
Dalla Somalia alle Sierra Leone, dal Sudan al Ruanda, addestrare alle armi i ragazzini è uno sport nazionale, e non da oggi.
I bambini soldato vanno a caccia di altri bambini per farli diventare come loro. Entrano nelle scuole con le armi in pugno, e dicono agli scolari di seguirli. Chi si oppone viene ucciso davanti a tutti gli altri. Una volta al campo, se qualcuno cerca di fuggire, costringono i suoi compagni a tagliargli un orecchio, o le dita, o anche la gola.
Le bambine vengono riservate ai lavori pesanti e alle peggiori umiliazioni sessuali. I bambini vanno in prima linea negli attacchi, camminano prima degli altri nei terreni minati. Poi, quando sono in grado di sparare, sono costretti a tornare ai loro villaggi a incendiarli, a uccidere i loro stessi genitori, a commettere crimini contro la propria gente.
I bambini soldato sono carne da macello per ogni tipo di violenza.
Le ragazze, fuggite dall'esercito, spesso finiscono come prostitute per la strada. Gli orfani dei villaggi sono facile preda dei gruppi armati che, pur violentandoli nel corpo e nella mente, garantiscono un pasto.

(fonte: Quotidiano.net del 25 Gennaio 2000)

giovedì 1 aprile 2010

Troppi soldatini


Bambini e bambine anche di nove anni, sono in prima linea nelle guerre in varie parti del mondo.
Dall'Afghanistan allo Zimbabwe, governi e gruppi di opposizione armati reclutano migliaia di bambini, li addestrano a uccidere e a mutilare. Oppure li usano come schiavi sessuali.
La coalizione "Stop all'uso dei bambini soldato", nata nel 1998 raggruppa diverse organizzazioni per i diritti dei bambini, tra le quali: Amnesty International, Human Rights Watch, World Vision International e Defence for Children International. Questa coalizione chiede ai governi di bandire il reclutamento nelle forze armate sotto i 18 anni.
Il rapporto globale del 2004 esamina le tendenze e gli sviluppi a partire dal 2001 in 196 paesi.
Accanto ad alcuni miglioramenti, la situazione è rimasta la stessa, se non addirittura peggiorata.
La fine della guerra in Afghanistan, Angola e Sierra Leone ha portato alla smobilitazione di 40 mila bambini soldato. Ma altri 25 mila sono stati coinvolti nei conflitti della Costa d'Avorio e del Sudan.
Sebbene l'ONU abbia condannato il loro impiego e abbia posto sotto osservazione chi li utilizza, alcuni stati stati hanno bloccato ogni reale progresso, impedendo punizioni concrete per i responsabili. Anzi, in alcuni casi hanno fornito sostengno ai governi che usano bambini soldato, come quelli del Ruanda e Uganda.
Secondo il rapporto del 2004 sono 60 i paesi che continuano a reclutare legalmente bambini tra di 16 e 17 anni.

mercoledì 31 marzo 2010

Quanti sono i bambini soldato? E chi sono?

Secondo il Rapporto Globale sui bmbini soldato sono migliaia i minori impiegati negli eserciti regolari e nei gruppi armati di opposizione in 85 paesi; più di 250.000 di questi prendono parte ai combattimenti in 35 paesi, e ben 120.000 solo nel continente africano.

l'Associazione UNICEF da questa definizione dei bambini soldato: un bambino soldato è una persona sotto i 18 anni di età, che fa parte di qualunque forza armata o gruppo armato, regolare o irregolare che sia, a qualsiasi titolo, tra cui i combattenti, i cuochi, i facchini, i messaggeri e chiunque si accompagni a tali gruppi, diversi dai membri della propria famiglia. La definizione comprende anche le ragazze reclutate per fini sessuali e per matrimoni forzati.

Ciao ragazzi!!!

In questo blog voglio portare un pezzo di realtà che non è vicina a noi, vale a dire i bambini soldato.
Infatti, voglio mettere dei rapporti e racconti delle varie associazioni per creare
delle discussioni.

Spero di riuscire nel mio intento, ma per questo ho bisogno di voi! :)

Vi ringrazio già in anticipo...